Soji – 掃除

Il Soji (掃除) è un antico rituale giapponese inerente l’atto di pulire il luogo di pratica. Esso viene tutt’oggi praticato (in varie forme diverse) nei Dojo tradizionali, nelle scuole alla fine delle lezioni e in alcuni casi anche sui luoghi di lavoro.
Deriva dalle tradizioni Zen e Shintoiste, dove la ricerca della purezza dello spirito è strettamente correlata con la pratica della pulizia materiale.

Nello specifico, nella pratica di un Dojo di arti marziali, alla fine di ogni lezione tutti i presenti dedicano insieme una manciata di minuti per ripulire la sala usando scope o appositi stracci.

Quella che a prima vista può sembrare una tediosa routine igienica, ha per i giapponesi vari significati molto importanti per la crescita e la formazione dell’individuo nel percorso intrapreso:
 
  • Il Soji viene considerato parte integrante della pratica (Keiko 稽古) come tutti gli altri esercizi precedenti, e non qualcosa che avviene “dopo”.

  • Tramite il Soji si mette in pratica il proprio rispetto verso il Dojo (道場). Di fatto, gli ideogrammi stessi della parola Dojo significano “il luogo dove si persegue la Via”. Per poterci migliorare, bisogna avere cura del luogo ove avviene la nostra progressione.

  • Il Soji viene eseguito alla fine di ogni lezione, e non all’inizio. L’idea di fondo non è quella di pulire la sala prima della nostra pratica, bensì di farla trovare pulita a chi verrà dopo di noi. Di fatto, quest’ultimi faranno lo stesso, facendoci trovare una sala pulita e pronta per la pratica. Ma per poter ricevere, bisogna prima dare.

  • TUTTI i praticanti partecipano al Soji, indipendentemente dal loro grado ed esperienza. Questo serve per rafforzare l’idea di umiltà, ricordandoci che nessuno è migliore degli altri e rafforzando il concetto di Shoshin (初心 – Mentalità del principiante). Nel Dojo, il risultato individuale è frutto del contributo di tutti.
 
 
Nel nostro Dojo, effettuiamo il Soji alla fine di ogni lezione.
Una pratica che eseguita in gruppo, ruba pochissimi minuti in cambio di un ambiente decoroso e uno spirito più pulito.


Philippe Gouttard Shihan contribuisce al Soji all’Hombu Dojo di Tokyo…dopo più di 40 anni di pratica